venerdì 11 giugno 2010

Venezuela: deterioramento dei Diritti Umani nella culla del social-populismo del ventesimo secolo (prima parte).


Il corposo testo della Costituzione Bolivariana, fortemente voluta dal Presidente Hugo Chàvez Frias, ben poco può contro gli abusi perpetrati da organi dello Stato a danno del cittadino venezuelano che osa esternare il proprio malcontento o, ancora peggio, una opinione critica verso il Governo.
Purtroppo, le prodezze del chavismo nel modo di relazionarsi con i cittadini non fanno notizia e da questa parte del globo ci siamo dovuti accontentare delle pittoresche e sporadiche comparse del Presidente nei circuiti dell'informazione internazionale.

Per chi non lo sapesse, la situazione dei Diritti Umani in Venezuela è diventata oggetto d'interesse della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (organo competente per la protezione dei diritti fondamentali della Organizaciòn de Estados Americanos, i cui membri operano secondo criteri di imparzialità ed indipendenza) già dal 2003, anno di pubblicazione del primo report interamente dedicato al contesto e alle innovazioni della Rivoluzione Bolivariana nello stile di fare politica. Purtroppo, già da allora venivano accertate numerose violazioni degli spazi della sfera pubblica e privata, collettiva ed individuale, che sono tradizionalmente garantiti dai regimi Democratici.In questa prima fase, lo smantellamento delle garanzie tipiche dello Stato di Diritto che aprirà progressivamente la strada alla deriva autocratica e plebiscitaria a cui assistiamo in Venezuela, toccava i seguenti punti:
  • Deroghe alle regole Costituzionali per la nomina delle piu' alte cariche del potere Giurisdizionale, teoricamente concepite (nella Costituzione fatta su misura per il Presidente Rivoluzionario)per garantire l'autonomia dal potere Esecutivo e l'esercizio indipendente ed imparziale di tali uffici.
  • Impunità: già all'epoca, il 90% delle indagini relativi a violazioni dei Diritti Umani rimaneva arenata, non superando lo stadio iniziale del procedimento penale.
  • Minaccie, agressioni fisiche e verbali, intimidazioni contro le organizzazioni umanitarie e di tutela dei diritti umani, degli oppositori al Governo anche mediante i c. d. Circoli Bolivariani, gruppi indottrinati e finanziati con fondi dell'erario, fedeli all'Esecutivo ed impegnati contro ogni forma di opposizione.
  • Impiego sproporzionato delle forze militari nella tutela della sicurezza dei cittadini.
    Progressivo deterioro della libertà di pensiero e di espressione.
  • Azioni di Governo tese al soffocamento delle libertà sindacali.
Tali distosioni non dovrebbero sorprendere se si considera che l'esordio, anzi l'irruzione, è proprio il caso di dirlo, in politica dell'Uomo della Provvidenza venezuelano è avvenuta nella forma tragicamente nota alla storia latinoamericana del colpo di Stato con tanto di mimetica ufficiale spesso sfoggiata nell'esercizio delle funzioni presidenziali. L'idea è che, coerentemente con l'azione rivoluzionaria e con la cultura da Caudillo del leader, il Chavismo abbia messo all'ultimo gradino nella propria scala di valori i connotati tipici di una Democrazia: distribuzione Costituzionale del Potere, Legalità e Diritti Fondamentali. Con queste considerazioni non si vuole certo difendere la vecchia classe dirigente, che, nel quadro del sistema democratico sancito dalla Costituzione del 1961, andò progressivamente scollandosi dalla base e si rivelo incapace (o semplicemente disinteressata?) all'attuazione delle riforme sociali necessarie per l'emancipazione dei ceti piu' deboli della società. Come dico spesso, il Chavismo (e le sue innumerevoli distorsioni e contraddizioni) non sono un caso: da buon politico populista (anche se all'epoca lavorava in mimetica) l'attuale Presidente ha saputo cavalcare l'onda del malcontento, della scarsa coesione sociale e dei mali che corrodevano dall'interno il sistema politico venezuelano.Come vedremo in altra occasione e alla luce di questa sintetica premessa "storica", attualmente, a distanza di sette anni dal report a cui s'è qui accennato, la condizione dei Diritti Umani, Civili e Politici in Venezuela è sensibilmente peggiorata.
Per approfondire:


http://www.cidh.org/countryrep/venezuela2003sp/indice.htm


http://www.amnesty.org/es/region/venezuela

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